Sette donne, coinvolte in maniera diversa in una vicenda gialla, raccontano, ciascuna dal suo punto di vista l’accaduto, facendo emergere la verità “a spicchi” fino a comporre la vicenda nella sua completezza.
La Bidella pettegola che spera finalmente in un momento di notorietà. La Barista frivola e disinibita. La Carbiniera zelante e pistina. La Figlia viziata e snob. La Migliore amica, determinata e chic,. La Giornalista pragmatica e alla perenne ricerca dello scoop. La Volontaria molto pia e con la lacrima facile.
La pièce è tratta dall’omonimo romanzo di Carlo Fruttero, un’opera originale nella struttura e molto accattivante che non si limita a descrivere una vicenda gialla, anzi sembra quasi che la ricerca dell’assassino sia solo un pretesto per sfiorare con leggerezza i tanti “mondi” che popolano la città.
L’ambiente legato allo sfruttamento della prostituzione di giovani immigrate con i suoi papponi e profittatori, ma anche con i volontari che cercano di strapparle a quella vita. Una ricca borghesia estremamente snob con i suoi vezzi ormai quasi fuori dal tempo. I media avidi di notizie, possibilmente scandalistiche. I rioni popolari, animati da pettegolezzi, piccole invidie e baretti di quartiere. Il “trattamento di riguardo” riservato dagli inquirenti di alto rango al potente di turno.
Uno spettacolo pensato e preparato dal Ramaiolo in periodo di pandemia che grazie alla sua struttura costruita su interventi individuali, è stato possibile allestire attraverso le piattaforme telematiche e che potrà essere rappresentato anche in situazioni di distanziamento sociale.